La morte di Socrate
Immagina di essere un innocente
condannato ad una morte ingiusta...
.......
Batte nel petto in ogni istante
del giorno e della notte,
operaio della vita.
Interprete infaticabile,
ascolta e reagisce.
Sguardo intenso,
accelera palpitando,
dispiacere, una fitta lo trafigge.
L’orologio,
appeso alla parete fresca di pittura,
ritmicamente gli fa il verso.
Tempo che passa per l'uomo,
sangue che scorre nelle vene.
Ticchettio più forte
per segnare l’ora intera,
l’orologio osserva e se la ride.
Sguardo attento,
paura profonda,
voglia di vivere.
Detenuto è l’ora.
Un soffio d’aria fresca
penetra leggero respirando la vita.
Alzo lo sguardo verso l’infinito
incontrando
occhi freddi di passione,
mi invitano alla fine di ogni cosa.
Gioco con la vita e vinco la morte.
Disteso sul lettino,
braccia e gambe imprigionate,
tocco caldo gentile
nella stanza attendo.
Parole soffiate sussurrano magie,
colori, profumi, gioia di vivere.
Istantanee di vita passata
scorrono veloci perdendosi
in un turbine senza fine.
Occhi colorati di passione...
ogni sorriso sembra una canzone.
Correre verso il vento
nella nebbia cristallina,
mentre luci che non riscaldano
illuminano la strada.
Verde, rosso, giallo...
il colore del grano.
Volti lontani, follia che cattura,
superbia che uccide.
L’onda che travolge arriva impietosa,
un leggero dolore al braccio,
mentre l’ago
si impossessa del mondo intero.
Pochi secondi per amare
un attimo per morire.
Batte nel petto
in ogni istante del giorno e della notte,
operaio della vita.
Sguardo intenso,
accelera palpitando,
dispiacere, una fitta lo trafigge.
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