Piazza San Pietro (1630)
Solo all'interno...
.......
Presi coraggio
e sul viso fatto giorno
rubai tepore alle mani
accarezzandomi la pelle.
Allo scuotere di ogni movenze,
l'orizzonte lumeggiava,
additandomi tra le nubi
la via del sapere.
Sul solco dove il fluido scorreva
filavano bagliori solerti riverberi
del figlio creatore.
L'incanto spalancò le porte
nel regno dei giganti;
tra le pietre adorne
l'ingresso al paradiso.
Nella basilica di San Pietro,
ogni lingua parlata
si amalgamava
nel sordo frusciare
del sangue umano.
Soffiando ai venti
liberai la mente,
il cielo si incupì,
e nell'atmosfera d'incenso
si incendiò la passione.
Onde maestose si infrangevano
scalfendo all'arte
il cantico dei cieli.
Cupidi dai vessilli ombrati
sfarfallavano meraviglie
mormorando versetti
sull'incontro celestiale.
Dischiusi alla vista ogni visione
cercando nell'atmosfera silente
il nettare divino.
L'apparizione
si improvvisò vapore
svanendo precoce stalattite
dell'umana vanità.
In una sola goccia di rugiada,
distesa sul volto,
compresi la verità
ascendendo al cielo
la mia fragilità.
L'atmosfera cambiò volto
e nel sole risorto
discesi la cascata di marmo
giocando tra le pietre
che d'incontro si innalzarono.
Una di loro,
macchiata da un bianco collare,
mi sorrise cortese;
ricambiai con gioia
scomparendo rapito
dalla corrente dei miei pensieri.
***
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